
Le mattonelle evocative nascono da un percorso di conoscenza interiore e da una profonda connessione con la materia e le emozioni. L’idea ha preso forma dopo un progetto speciale: in estate ho realizzato 200 bomboniere per un matrimonio, lavorando a stretto contatto con la sposa per creare qualcosa di unico e personale. Era stata colpita dalle mie creazioni durante un mercato a Firenze e mi aveva scelta per il suo giorno speciale.
Queste mattonelle sono nate attraverso di me, come frutto di un viaggio dentro me stessa. Prima di scoprire l’argilla, avevo già il dono della manualità e della capacità di disegnare, ma avevo scelto strade più razionali. Eppure, quel talento non ha mai smesso di bussare alla mia porta. A trent’anni, ho deciso di riprendere in mano l’arte, frequentando una scuola serale guidata da un pittore. Poco dopo, grazie a un’amica, ho scoperto l’argilla, ed è stato amore a prima vista.
Il mio incontro con l’arte è nato da un momento di disagio e irrequietezza. Cercavo una via per esprimere ciò che avevo dentro: camminavo lungo il mare, scrivevo, dipingevo… e alla fine ho trovato l’argilla. Con lei, non uso strumenti lontani come il pennello: le mani sono direttamente immerse nella materia, e così riesco a entrare anche dentro me stessa. Quando lavoro, entro in uno stato di meditazione: una dimensione senza spazio e senza tempo, dove mi sento in perfetto equilibrio.
Il mio corpo sente tutto con grande intensità, e spesso la vita quotidiana e le emozioni diventano difficili da gestire. Per questo, ho intrapreso un percorso di conoscenza interiore: yoga, meditazione, agopuntura, psicoterapia, e bioenergetica. Attraverso il corpo, ho incontrato emozioni e ferite che nemmeno ricordavo, dando loro un nome e un posto. Questo cammino mi ha insegnato che siamo tutti in viaggio, sempre in evoluzione.
È stato durante questo percorso che sono nate le mattonelle evocative. Ogni pezzo è realizzato con due elementi fondamentali: l’impronta di un elemento naturale e una parola impressa, scelta con cura. Parole come coraggio, forza, leggerezza, respira sono nate per me, in momenti di necessità. Guardare una di queste parole, come forza in un momento difficile, mi dà nuova energia, come un piccolo promemoria per l’anima.
Successivamente, studiando i testi di Assagioli, ho scoperto che lui utilizzava parole evocative per guidare i suoi pazienti. Questa scoperta ha dato ulteriore significato al mio lavoro, ma anche una certa delicatezza nel proporlo agli altri. Ogni mattonella racchiude un pezzo di me: è un oggetto intimo e speciale, anche se chi lo acquista non sempre sa che dietro quelle parole ci sono il mio cammino e la mia storia.